Essere principianti per sviluppare fiducia e coraggio è un’affermazione che può far storcere la bocca a più di un lettore. Eppure, per quanto possa sembrare strano, porsi nella forma mentis di chi vive quella situazione come se fosse la prima volta consente di scoprire cose nuove. Approfondiamo.

Mente del Principiante

La mente del principiante è deprivata da filtri e sovrastrutture. E’ lo stato in cui ci troviamo quando facciamo qualcosa per la prima volta. Non si lascia ostacolare da “opinioni limitanti”, è limpida ed è disposta ad esplorare con coraggio soluzioni nuove per migliorare la propria vita.

Una mente così non è interessata a dare sfoggio del proprio sapere. E’ l’attitudine che mette da parte il proprio ego, le aspettative, i giudizi. Da spazio “all’ascolto attivo” del suo interlocutore perché sa che da questo atteggiamento può apprendere e trarre beneficio.

In questo modo non sperpera la sua saggezza ma ne acquista sempre di più, creando un’esperienza proficua: senza aspettative non possiamo essere delusi!

L’atteggiamento del principiante, dice J. Kabat-Zinn, è particolarmente importante nel praticare la meditazione di consapevolezza perché ci si accorge che nessun momento è uguale ad un altro.

Ci insegna a riscoprire l’innocenza primigenia che vive il mondo con fiducia e speranza, avanzando sulla via per essere in pace con se stessi. Come essere principianti aiutaa sviluppare fiducia e coraggio?

Sviluppare il circolo virtuoso fiducia e coraggio

La fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità,  è fondamentale se si vogliono ottenere dei risultati. Questa ti permette di trovare il coraggio di intraprendere il cammino verso i tuoi obiettivi e di realizzare i progetti a cui tieni. Inoltre le persone sicure di sé ispirano fiducia. E avere la fiducia degli altri è uno dei modi con i quali una persona sicura di sé stessa raggiunge i propri traguardi.

La fiducia in sé stessi è determinata principalmente da due elementi: l’autoefficacia l’autostima.

L’autostima è quella sensazione generale di essere in grado di affrontare con coraggio le sfide che la vita ci pone sul nostro cammino. Questa deriva dal nostro comportamento virtuoso e dalle nostre competenze. Ma anche dai sentimenti positivi che ci arrivano dalla comunità di persone che frequentiamo e dalla nostra convinzione di avere il diritto ad essere felici.

L’autoefficacia invece è più specifica e la possiamo considerare una conseguenza dell’autostima. E’ la consapevolezza che, con il duro lavoro e l’apprendimento delle eventuali skills necessarie, possiamo avere successo in quel settore. Significa quindi avere una percezione di noi stessi come persone in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.

Conclusioni

Essere principianti per sviluppare fiducia e coraggio significa sospendere il giudizio, dare spazio alle pause, porre delle domande e mettere da parte il prorpio ego.

Nutrire la curiosità per sé e l’altra/o bilanciandola con la cura ed attenzione delle parole al fine di evitare “invadenze” inopportune. Mostrare tatto e prudenza non per pretestuosi rinvii a domande “scomode al nostro ego” bensì per fondare la realzione sul recirpoco rispetto.