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5 consigli saggi per smettere di giudicare

da MarcoCobino | Mag 20, 2025 | Mindfulness | 0 commenti

La Via della sospensione del giudizio è ardua! Malgrado ciò, con 5 consigli saggi per smettere di giudicare, propongo 5 atteggiamenti mentali costruttivi che possono aiutare a vivere con maggiore equanimità quanto ci accade.

Pur impegnandomi ogni giorno a praticare il non giudizio (meglio ancora, la sospensione del giudizio), riconosco che giudicare gli altri e noi stessi è parte integrante della natura della mente umana. È un processo rapido e spontaneo, che spesso avviene a livello inconscio e i cui risultati emergono quasi inaspettatamente.

Imparare a sospendere il giudizio, o almeno provare a farlo, può davvero sconvolgere positivamente le nostre giornate e donarci una nuova prospettiva.

Lo scopo di questo articolo è proporre un comportamento che favorisca l’apertura delle porte ad una vita più serena, spontanea e ricca di opportunità.

Fai spazio alla Compassione

Uno dei vantaggi più potenti della meditazione è che aiuta a sviluppare i centri nel cervello responsabili dell’empatia e della compassione, come dimostrato anche da diversi studi scientifici. Questo fattore porta naturalmente a una diminuzione del giudizio verso te stesso e verso gli altri.

Se ci pensi, coltivare la sospensione del giudizio è una pratica cosciente, proprio come lo è la meditazione. La disciplina e la costanza che la meditazione richiede ti aiutano ad identificare meglio i pensieri giudicanti e gli schemi comportamentali dannosi. Riconoscerli è il primo passo per liberarsene. Ciò porta pace, accettazione e sollievo dallo stress (in proposito, si guardi l’articolo Gestire e Ridurre lo Stress – protocollo MBSR).

Osserva i tuoi pensieri

Il 2° dei 5 consigli saggi per smettere di giudicare richiede di essere osservatori di se stessi. Siediti ed osserva per pochi minuti ciò che ti passa per la mente: è quello che avviene ogni giorno! Spesso sono opinioni, su di te o sugli altri.

Ora porta l’attenzione se qualcuno di questi pensieri è costruttivo. Cosa intendo? E’ incentrato sulla gratitudine per quello che sei? Se la risposta è sì, sei incamminato bene!

Ora, osserva quanti pensieri costruttivi hai rispetto a quelli avvilenti. È così facile giudicare il tuo corpo, la tua mente, le tue azioni e quelle degli altri… Spesso, anzi, è più facile vedere gli aspetti positivi altrui e fare i complimenti agli altri prima di farli a noi stessi.

Alla fine di ogni giornata, prova a fare un “bilancio” dei tuoi pensieri: impegnati affinché quelli costruttivi superino sempre quelli avvilenti. Se in un giorno particolarmente difficile hai avuto più pensieri giudicanti rispetto a quelli costruttivi, pratica la gratitudine (vedi Praticare la Gratitudine migliora la tua Vita). Ringrazia profondamente e sinceramente per tutte le cose belle che la vita ti ha portato. Ritrova l’equilibrio con la gratitudine.

Sviluppa l’accettazione

Se mediti, hai notato come i pensieri arrivino spontaneamente: li devi semplicemente accogliere per ciò che sono (essi non sono te), lasciarli andare e tornare a concentrarti.

Certo, un altro pensiero potrebbe sorgere subito dopo aver lasciato andare quel primo pensiero, ma è proprio l’accettazione (si veda 4 PRATICHE PER SVILUPPARE L’ACCETTAZIONE) non giudicante, a rendere migliore e più profonda la tua meditazione.

Praticare la sospensione del giudizio non significa pensare positivamente… o negativamente. Significa invece prendere ogni pensiero, emozione, ricordo, immagine o qualunque cosa accada semplicemente per quello che è. Lascialo emergere!

Il giudizio scatta quando ci attacchiamo al risultato e alle aspettative. Se riusciamo a imparare a staccarci dall’aspettativa di un certo risultato, possiamo lasciar andare molti pensieri nocivi e finalmente smettere di giudicare.

Non attaccarti al risultato

Il 4° dei 5 consigli saggi per smettere di giudicare è questo: non attaccarti al risultato!

Quando ci attacchiamo ad un risultato, è allora che tutte le opinioni inondano la nostra mente su come dovrebbe essere questo o quello. Ad esempio, quando sei sotto esame, il tuo attaccamento all’esito (desidero 30 e Lode) determina quanto soffrirai. Il risultato che probabilmente desideravi era apprendere al meglio per superare l’esame ed essere un professionista competente.

Ricordo l’esame di Diritto Internazionale in cui mi ero preparato bene e per tempo. Purtroppo, una seire di coincidenze sfavorevoli (esaminatori distratti) finirono per incidere sul voto finale. Sebbene fosse un accettabilissimo 25/30 l’idea che avrei potuto avere almento 28 mi disturbò nei 5 giorni seguenti. D’altro canto, mi avvicinai alla Laurea!

Accogliere un risultato inaspettato ti aiuta anche ad aprire le porte a nuove opportunità: ad esempio, potresti fare nuove conoscenze o scoprire una nuova passione proprio grazie ad un imprevisto.

Abbi Fiducia

Avere fiducia significa permettere a sé stessi di essere come si è, senza alcun timore dei giudizi esterni, e, soprattutto, del giudizio interno. Quando si ha fiducia nelle proprie sensazioni è possibile prendere le decisioni giuste, quelle in accordo con il nostro cuore, senza lasciarsi influenzare dagli altri.

La prima fiducia che si impara meditando è quella in noi stessi. Scegliamo di confidare nella nostra intelligenza e teniamo conto delle nostre percezioni. Essere se stessi significa onorare i doni che abbiamo mettendoli a disposizione degli altri.

Ciò non significa aver un atteggiamento acritico, secondo cui tutto quello che pensiamo, sentiamo e diciamo è giusto, sempre e comunque! Questa non è fiducia ma il suo opposto. La fiducia non ha paura d’incontrare e misurarsi con l’altro, non è un dogma bensì qualcosa di cui avere cura, alimentare, sviluppare attraverso l’apertura mentale. Attinge e si nutre delle attitudini viste prima.

Nelle situazioni in cui manca la fiducia non ci sentiamo a nostro agio, non raggiungiamo risultati che ci soddisfano. Fidandoci di noi stessi possiamo cambiare le cose creando relazioni migliori con gli altri perché mettiamo da parte il giudizio.

Conclusione

Giudicare e giudicarci sono processi naturali e spontanei, legati a doppio filo alla nostra natura umana. Ma questo non significa che non possiamo liberarcene: praticare la meditazione, la gratitudine, a osservare i pensieri, avere fiducia e svincolarci dai risultati sono tutte pratiche portentose per arrivare a vivere una vita libera dalle catene dei pregiudizi.

Con i 5 consigli saggi per smettere di giudicare, sospendere il giudizio è possibile: è un lavoro lungo e costante che deve partire da noi. Nessun altro può modificare i nostri stessi pensieri.

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