Ci stiamo approssimando al 25 dicembre e per chiunque, praticante o curioso, c’è l’occasione per 4 pratiche mindfulness per un Natale al top!
La mindfulness può essere una “guida preziosa” per esplorare le Feste con una nova luce, con occhi rinnovati osservando le nostre aspettative, la nostra reattività (al lavoro e/o in famiglia), la disponibilità ad ascoltare chi ci sta vicino. In particolare, per coltivare la lentezza nonostante il frastuono e prenderci cura di noi.
In questo breve articolo ti propongo 4 pratiche mindfulness per un Natale al Top, con l’auspicio che tu possa seguirle anche dopo.
Pratica 1. La mente del principiante
Perché i piccoli amano il Natale? Sicuramente per i doni e per il clima di festa ma, credo, soprattutto perché hanno ancora la possibilità di incontrare tutte queste cose con la mente del principiante (uno dei 7 pilastri della mindfulness di Jon Kabat-Zinn) capace di sorprendersi del regalo, meravigliandosi anno dopo anno di ritrovare quei decori (albero e/o presepio) che avevano dimenticato. Chi ha bambini a casa sa di cosa parlo: abbiamo la possibilità di imitarli con sincerità e fare loro compagnia in quello stupore, permettendoci di incontrare il Natale come fosse la prima volta e meravigliarci di ciò che c’è.
Pratica 2. Lascia che sia
Arriviamo alle feste con: lista della spesa, dei regali, menu del 24, 25 26, 31dicembre e poi 1 e 6 gennaio, lista degli invitati… che stress! E soprattutto, quante aspetative ci sono in tutto questo sforzo? Con la meditazione ci apriamo alla possibilità di non avere aspettative e non cercare risultati, di avere cura dell’essere e non del fare. Prova a vivere queste feste accettando di non intervenire, farle venire così come sono, senza sforzo, senza cercare risultati o aspettative. Non sarà sempre possibile, ma possiamo cambiare la nostra abitudine stressante con una nuova intenzione: lascio che sia!
Pratica 3. Accettiamo
Ci capiterà, in questi giorni segnati dalla frenesia di portare a termine le ultime cose (che sia sul lavoro o in famiglia) di incappare in imprevisti: code nei negozi, in strada, il parcheggio che non si trova… Forse, ci troveremo ad affrontare situazioni spiacevoli, colloqui che preferiremmo evitare, momenti di stizza e giudizio. Invece di reagire, fermiamoci ed accettiamo ciò che stiamo vivendo, qui ed ora, invece di respingerlo (come spesso facciamo con l’indesiderato). Ciò che si trova sulla nostra strada, fa parte della nostra strada. Accettiamolo! Probabilmente, ognuna di quelle situazioni ci offre un’opportunità di apprendimento e miglioramento.
Pratica 4. Essere in pace
Nel Natale la generosità è assai presente: scambio di doni, messaggi che augurano pace e serenità. Ma ne siamo consapevoli? La prima pace nasce nel nostro cuore. Nella meditazione è presente in pratiche come quella di Metta o dell’amorevole gentilezza. Essere in pace non coincide con il dimenticare gli eventi o il male che abbiamo provato (e procurato). Si tratta piuttosto di creare spazio nel nostro cuore e fare ammenda per riconciliarci.
La riconciliazione è la strada per fare pace con noi stessi e gli altri. Vivere con un cuore libero da risentimento e rancore è un vivere salutare. In qualsiasi momento abbiamo la possibilità di trovare uno spazio dentro di noi per aprire la porta a questa possibilità.
1. Essere in pace con noi stessi. Facciamo pace con tutte le volte in cui non ci simao sentiti all’altezza. Apriamoci a una profonda auto-compassione e all’amore per noi stessi.
2. Essere in pace con coloro che abbiamo ferito. Ascoltiamo il cuore e scusiamoci con chi abbiamo ferito in qualche modo. Riflettiamo su come le nostre azioni sono state alimentate dalla paura, dall’ansia, dalla mancanza di consapevolezza o dalla necessità di proteggerci.
3. Essere in pace con coloro che ci hanno ferito. E’ difficile, lo so, e richiedere coraggio. Ma ciò aiuterà a liberare il nostro cuore, favorendo un senso di pace, liberandoci dal risentimento e dal rancore. Nell’aprirci alla riconciliazione verso chi ci ha ferito, riflettiamo che proprio come la nostra mancanza di consapevolezza ci ha permesso di ferire altri, questo potrebbe anche essere vero per coloro che ci hanno ferito.
Conclusioni
Con queste 4 pratiche mindfulness per un Natale al Top, mi sono compromesso con il diffondere un messaggio di speranza: migliorare, si può! Vivere meglio, si può! Certo, richiede, inizialmente, lasciar andare le proprie consolidate abitudini, disattivare il pilota automatico ed uscire dalla comfort zone ma ciò che ci attende la fuori è una ricompensa troppo grande per voltare lo sguardo altrove e restare nel nostro guscio, buio.
Accendi la luce che c’è in te e vivi da questo momento al meglio che puoi!
